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Il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona documenta le varie fasi del popolamento umano nel territorio che gravita intorno al Monte Cetona, a partire dal Paleolitico fino alla fine dell’Età del Bronzo. La documentazione archeologica è preceduta da una esposizione nella quale è illustrata l’evoluzione paesaggistica dell’area sulla base delle evidenze geologiche e paleontologiche. Le vicende preistoriche del territorio iniziano nel Paleolitico medio: l’uomo di Neandertal ha abitato alcune grotte del Cetona, lasciando come traccia del suo passaggio strumenti di pietra scheggiata e resti degli animali cacciati. Dopo una sporadica frequentazione durante il Neolitico e l’Età del Rame, si registra un intenso popolamento nel corso del II millennio a.C., soprattutto a Belverde, sul fianco orientale della montagna, dove l’uomo ha eretto capanne, abitato i ripari sotto roccia, seppellito i propri morti. Di questa fase ci resta una ricca documentazione archeologica che costituisce il nucleo principale del museo. Il percorso si conclude con uno spazio riservato a esposizioni temporanee.
Strettamente collegato al museo è il Parco Archeologico Naturalistico di Belverde: è possibile visitare alcune delle cavità che si aprono nel travertino, adeguatamente illuminate e attrezzate quali la grotta di San Francesco, gli antri della Noce e del Poggetto, frequentate dall’uomo per scopi funerari o di culto, e i resti degli abitati all’aperto. L’area del parco è caratterizzata dalla presenza di consorzi vegetali che mostrano scarsi segni di intervento antropico: una sorta di oasi in cui l’elemento storico-archeologico e quello naturalistico sono intimamente legati.
L’Archeodromo di Belverde, situato non lontano dall’omonima zona archeologica, è un percorso didattico creato per completare e integrare la visita al Museo e al Parco. Le ambientazioni, le strutture e i manufatti riprodotti si ispirano alle due fasi della preistoria meglio documentate in questo territorio: sono stati ricostruiti una parte di un villaggio dell’età del bronzo, con capanne a grandezza naturale e aree per le attività artigianali, e un abitato in grotta del paleolitico medio. I due settori sono collegati da un itinerario nel bosco e lungo la balza rocciosa sovrastante le cavità di Belverde, da cui si gode un ampio panorama sulla Valdichiana. In una apposita area è allestito uno spazio per la simulazione degli scavi archeologici. La visita prende avvio dal Centro servizi del parco, una struttura in cui sono presenti aule per attività didattica, un punto informazioni, sosta e ristoro per i visitatori. Nei vari settori dell’archeodromo - interamente accessibile ai disabili ad eccezione della grotta - vengono effettuate visite guidate, laboratori tematici, attività di sperimentazione, simulazione e animazione con operatori specializzati.
La Grotta Lattaia è un'ampia cavità carsica che si apre subito sotto il ciglio del pianoro del Biancheto, sul versante orientale del Monte Cetona. Deve il suo nome alla credenza popolare secondo cui l'acqua gocciolante dalle stalattiti avesse potere si favorire la secrezione del latte alle madri che durante l'allattamento l'avessero bevuta. Per maggiori informazioni su questa grotta scarica il pdf dal link seguente.
Maggiori informazioni sulla Grotta Lattaia
Prima della visita, verifica gli orari di apertura e delle visite guidate.
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Il Museo è ubicato presso il Palazzo Comunale a Cetona (Siena).
Il Parco è in località Belverde, Strada della Montagna; l’ingresso al Parco è presso il Centro Servizi, segnalato da cartelli lungo la stessa strada.
Il Museo resta aperto:
Il Parco e l'Archeodromo restano aperti:
In caso di maltempo le visite al parco/archeodromo possono essere sospese.
Si consiglia di prenotare la visita per via telefonica o per e-mail e di chiamare i nostri operatori o consultare la nostra pagina FB allo scopo di avere maggiori informazioni.